François de Nicolay, già a capo della tenuta di famiglia (la prestigiosa Chandon de Briailles a Savigny-Lès-Beaune), nei primi anni 2000 decide di avviare una piccola attività di negotiant con la ferma idea di continuare il lavoro in biologica e biodinamica iniziato col Domaine familiare. Ogni vino prodotto è espressione totale del territorio: nessun aggiunta di solfiti, solforosa in dosi necessarie, niente filtrazioni o chiarifiche, no additivi, minimi interventi in vigna. Vini dunque artigianali, ma tutt’altro che scorbutici o “punitivi”.
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