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Petit Roy

Seichi Sato è l’ennesimo giovane giapponese (segue, tra gli altri, Kenjiro Kagami in Jura, Mito Inoue in Loira, Hirotake Ooka a San Joseph) che si trasferisce nel 2005 in Francia per assecondare la sua passione per il vino. Titolare prima di un piccolo ristorante a Beaune nel2016, con studi di enologia alle spalle, crea un il domaine Petit-Roy (1,5 ha) e comincia a imbottigliare con risultati sorprendenti. In biologico e biodinamico, privilegia il grappolo intero e le note verdi, mentre evita il legno nuovo. Vini di grande densità, mix di sapienza, rigore nipponico e una buona, sana dose di istinto.
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