I FONDAMENTI DEL TABACCO
Abbiamo terminato la nota precedente con qualche dubbio. Ma certamente non sull’aroma profuso da alcune qualità di tabacco rispetto ad altre. Certamente le varietà Orientali sono più “intriganti” di quelle americane. Non migliori, ma più ricercate. Fra queste la parte del leone la fa certamente il ben noto
LATAKIA – E’ anch’esso un Orientale ma più che un aromatizzante è un “tabacco condimento”, come lo definisce Bozzini. E’ nero ma, contrariamente a quanto si pensa, non è forte. Anch’esso pare sia nato per caso, intorno al 1860 in Siria. I contadini di questa regione, coltivatori di tabacco, usavano tenere le quantità invendute appese all’interno delle loro capanne. Nei focolari, al centro di esse, erano soliti bruciare essenzialmente sterco di cammello, ottimo combustibile. Il tabacco appeso, impregnandosi di fumo e di odori, diventava nero ed unto. Questa scoperta, fatta da mercanti europei nei dintorni della città di Lattaquia (da cui il nome) istituzionalizzò il fatto occasionale e da allora iniziò il trattamento e il commercio di questo strano tabacco: Si vuole che il Latakia siriano sia una “Nicotiana Acuminata”, pianta molto piccola. Ora si produce anche a Cipro ed in Grecia ma da una pianta diversa, di seme Smyrne, chiamata Yellow Cyprus.
Il Latakia brucia abbastanza lentamente e lega bene con qualsiasi altro tabacco di cui esalta l’aroma, dandogli un tipico sapore speziato. E’ il condimento principe delle migliori Mixtures inglesi. La percentuale di impiego varia dal 15 al 45%.
PERIQUE – Nell’ambito dei tabacchi-condimento, il prodotto americano rende la pariglia all’orientale con un altro tabacco scuro, considerato anch’esso forte senza esserlo: il Perique. Il nome nasce dal diminutivo spagnolo di Pierre Chenet, il francese che si adoperò, nel 1755, a migliorarne i sistemi di preparazione. Cresce soltanto in una ristretta zona a St. James Parish, nella Louisiana. Se si prende il seme di Perique e lo si pianta in qualsiasi altra zona, il tabacco che si ottiene non è Perique; se si prende un qualsiasi altro seme estraneo e lo si pianta in questa zona, nel giro di tre anni si ottiene puro Perique. (Questo scherzo della natura ricorda i tentativi fatti dagli italiani in Kenia di piantare il mais, per ricavare la polenta gialla nostrana: ebbene, nel giro di un anno, questa diventava ciakula, una farina bianca locale). Il lungo procedimento richiesto per ottenere questa spezia ne rende altissimo il prezzo e un po’ per questo, un po’ per la pienezza del gusto che le è propria, le percentuali di impiego sono assai più basse di quelle del Latakia, variando da un 5 ad un 20%.
Smoking, numero 3 anno quinto, 1979