CONSIGLI E RIPASSO
Ai nuovi pipatori è dedicata questa manciata di suggerimenti che infondo rispecchiano le richieste più frequenti, i piccoli problemi di ogni fumatore di pipa. Per i pipatori scafati sono cose risapute: le prendano come una specie di ripasso, mai inutile. Naturalmente rimandiamo ai libri chi volesse approfondire.
Momento dell’acquisto di una pipa. E’ stato più volte detto, e giustamente, che la prima e più importante scelta da fare è quella del venditore: rivolgersi a chi ha un buon assortimento e soprattutto ha la competenza, la pazienza e l’esperienza di consigliarci per il meglio. Fumare la pipa è anche stabilire questo rapporto di fiducia, spesso di amicizia, con chi ce la fornisce.
Criteri cui attenersi per la scelta. Gli aspetti estetici sono di valutazione del tutto personale; e altrettanto si dovrebbe dire di quelli economici se non ritenessimo doveroso ammonire i giovani a non spendere un patrimonio. A prezzi contenuti si possono avere onestissime pipe per ottime fumate. Si badi al peso, al bilanciamento, alla corretta imboccatura, alla pervietà dei fori. Non date troppo peso alle stuccature minime (ovviamente non passanti), a patto che siano dichiarate e… defalcate dal prezzo. Non trascurate le sabbiate, meno delicate, più leggere e più economiche. Dritte all’inizio, le curve è meglio che siano un passo successivo, come le grosse. Sempre all’inizio, modelli classici, più facili da fumare, meno impegnativi da mostrare in giro; disinvolture e capricci (leciti, lecitissimi, ci mancherebbe altro) verranno dopo. Per bocchino, ebanite o metacrilato è questione di gusti (e di denti); altrettanto si dica per il suo colore, anche se classicamente non è ammesso che il nero.
Accessori? Indispensabili scovolini e pigino (più o meno dotato e articolato), gli altri sono optionals che man mano sarà piacevole procurarsi.
Non date retta ai “terroristi del rodaggio”. Qualche iniziale riguardo, qualche fumata più cauta e poi tutto filerà liscio. Prima, nessuna “preparazione”: la pipa moderna di radica non ne ha assolutamente bisogno. La pipa nuova esige riposi più lunghi: Tabacco speciale per il rodaggio? Non è indispensabile, se proprio si vuole è preferibile un taglio più grosso che fine, medio di corpo e di aroma. Del resto questa scelta è valida a lungo per il fumatore non esperto, che soltanto in un secondo tempo passerà a sperimentare miscele. Formata la “camicia” di carbone all’interno del fornello, la pipa dà il meglio di sé, perché è l’incrostazione che serve a conservare la pipa e a proteggerla dalle bruciature, ad assorbire l’umidità, ad arrotondare la fumata. Conservare, di questo carbone, lo spessore di un millimetro o poco più; rimuovere l’eccesso con aggeggi appropriati lasciando una superficie il più possibile uniforme.
La pipa si conserva buona a lungo se la si fuma correttamente e la si tiene asciutta e pulita. Ecco, in sintesi, le modalità indispensabili per le varie operazioni. Caricare: trinciato ben sciolto e al giusto grado di umidità, pizzichi piccoli via via più premuti, superficie pareggiata. Accendere: in modo uniforme su tutta la superficie, aspirando con frequenza ma dolcemente; evitare i cerini. Riaccendere: quasi sempre necessario dopo aver premuto il tabacco che si è sollevato al primo contatto con la fiamma. Fumare: boccate lente, tranquille, ritmate a giusta distanza (il contrario provoca calore eccessivo, acquerugiola, lingua irritata). Un buon tiraggio è assicurato se si accompagna la combustione con un frequente intervento di pigino, se la si segue con un minimo di attenzione accelerando o rallentando secondo opportunità il ritmo delle boccate. Se la pipa si spegne, niente di tragico, si riaccende.
Cerchiamo di bruciare tutto il tabacco nel fornello per formare un’incrostazione uniforme, ma non intestardiamoci a riaccendere se il fondiglio è troppo umido: in questo caso svuotiamo e asciughiamo bene il camino con un fazzolettino di carta.
Per la pulizia, usiamo bene almeno uno scovolino per ogni fumata. In questa fase (o in altre) non staccate il bocchino dal cannello a pipa ancora calda.
In fine, non riporre le pipe in scatole o cassetti, per asciugare (e poi non puzzare) vogliono aria.
Smoking numero 1 anno tredicesimo, 1987.