Il rum, acquavite che si ottiene dalla distillazione della canna da zucchero, nasce nelle isole caraibiche, quando la coltivazione della canna da zucchero esplode nelle colonie, grazie al lavoro degli schiavi, che permettono una produzione quasi industriale a costo zero. I primi rum erano acquaviti molto grezze, dal sapore imbevibile, ad alta gradazione -grazie alle mostruose concentrazioni zuccherine della melassa. Ne esistono di due tipi: il rum agricolo, che viene prodotto partendo dalla distillazione di tutto il succo della canna da zucchero e il rum tradizionale, distillato a partire dalla melassa.
Pur non essendoci una vera e propria regola si tende ad individuare tre stili (con 3 diverse grafie), e, come risulterà evidente, ogni paese colonizzatore ha esportato sulle proprie colonie anche le proprie tecniche di distillazione.
Inglese (Rum): prodotti in Giamaica, Barbados, Trinidad e nella zona di Demerara nella Guyana inglese. Ovviamente sia gli alambicchi che la lavorazione ricalcano la grande tradizione scozzese e irlandese del whisky e sono generalmente scuri, speziati, carnosi.
Spagnolo (Ron): prodotti a Cuba, Guatemala, Panama, Republica Dominicana, Nicaragua, Puerto Rico, Columbia, Venezuela. I Ron appartenenti a questo stile in genere utilizzano gli alambicchi continui che vengono usati anche per la produzione dei brandy. Prodotti morbidi e dolci, più liquorosi degli altri.
Francese (Rhum): nascono dalla tradizione distillatoria del Cognac e sono secchi e robusti, molto eleganti e con sentori floreali. Le zone di produzione sono Martinica, Guadalupe, Haiti.