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Storia del tabacco 3

30 novembre 2022

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Il nome di Acadie veniva dato alle terre che da Nuova York vanno fino ai territori allora francesi del Canada, includendovi anche le terre all’interno del continente. I francesi detti Acaniani si spinsero sempre più lontano, anche per i rapporti dei coloni di Francia con le tribù Indiane, che erano assai diversi da quelli tra indiani ed Anglo-Sassoni. I francesi infatti mantennero quasi sempre ottimi rapporti con gli indigeni che anzi li aiutarono nella lunga guerra che oppose la Francia all’Inghilterra. Le tribù con le quali più stretti furono i rapporti appartenevano alle nazioni degli Uroni, Irochesi, Chippewais ,Dakotas, Assiniboini. Queste, con altre tribù che lasciarono i territori inglesi, come gli indiani St. Francis, detti dagli inglesi Sioux, lottarono a fianco dei francesi nella c.d. “guerra dei sette anni” (1756-1763).

Fu in questo contesto che tra gli avventurosi voiageurs francesi, esplorando terre sconosciute, Pierre Chenet, acaniano, giunto in Louisiana notò che le tribù Choctaw e Chickasow trattavano il tabacco spremendone il succo e ne intridevano le foglie, lasciandole poi maturare. Il profumo e la forza di questo tabacco erano eccezionali. Pierre, detto Perique nella lingua spagnola, fece conoscere questo tabacco e questa lavorazione praticata solo nella zona ad occidente di New Orleans, all’incirca nella località nota ora con il nome di S. James Parish.

Il Perique, assai costoso data la piccola zona di produzione, vero e proprio crù nella coltivazione del tabacco (circa 50 miglia) viene mescolato in minima parte nelle più raffinate miscele per pipa. Anch’esso, come il Latakia, è un prodotto esclusivamente “di condimento”.

Anche il tabacco Xanthi, così amato dal Balzac fumatore, è un ingrediente di condimento. Tale nome viene attribuito alla città greca di Xanti, ma esiste nel territorio della attuale Turchia la città di Gunuk, che in antico si chiamava Xanthus. A quale di queste due città si deve il nome del tabacco? Ad aiutarci c’è l’inclusione dello Xanthi nella vasta gamma dei tabacchi turchi, così detti perché coltivati nei territori dell’Impero Ottomano. Ma è noto che tale impero arrivò fino a Vienna (assedio di Vienna,  1529, nell’ambito delle guerre ottomano-asburgiche che durarono 150 anni).

Ma l’Impero Ottomano ebbe sotto il suo dominio Bosnia-Erzegovina, Serbia, Macedonia, Moldavia. Infatti troviamo il Giubek che è tabacco delle coste settentrionali del Mar Nero, lo Smyrna sulle coste turche dell’Egeo (tabacco per narghilè), il Macedonia dall’ex Impero Macedone, il Trebisonda nella Turchia asiatica. Tutti questi prodotti furono e sono di limitata o limitatissima produzione, di qualcuno oggi forse si è persa anche la memoria gustativa. Ciò a causa dello strapotere delle multinazionali del tabacco e del loro interesse al profitto, generato dalle sigarette in cui il gusto e gli aromi sono creati in laboratorio con procedimenti chimici più economici della limitata nicchia di coltivazione di tabacchi cosiddetti marginali.

Smoking n 3 anno 1 1975

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