Anime in pena


ANIME IN PENA

Forme, fiamme, grandezze, colori. Solo quattro essenziali elementi di riferimento. I punti cardinali che orientano il cammino in quella che io chiamo la dimensione pipa.

Ma come le infinite combinazioni dei punti cardinali ci portano dai tropici ai nuraghi, dai deserti ai ghiacciai, dalle tundre agli atolli, così il mischiarsi di forme, fiamme, grandezze e colori ci propone innumerevoli scelte e sensazioni sempre nuove.

Quel magico caleidoscopio che il collezionista ha continuamente davanti agli occhi è insieme terribilità, piacere, tortura, a volte appagamento, ma soprattutto inesauribile fonte di desiderio. A muovere il caleidoscopio è da sempre il grande burattinaio. Colui che sceglie per chi crederà di scegliere, chi consiglia non consigliando, che ti guida fingendoti estraneo e che, alla fine, venderà facendoti credere di averti fatto una concessione.

Nella dimora (dimora e non negozio) del burattinaio – sciamano di Via Colonna Antonina accedono le anime in pena dei collezionisti di pipe. C’è chi pensa di aver trovato la pietra filosofale nella famiglia delle bulldog o delle canadesi o delle oliphant, perdendosi così in labirinti tematici, dove cerca inutilmente la via d’accesso all’archetipo assoluto. Naturalmente non lo troverà mai, ma il burattinaio – sciamano ogni volta gli farà credere di aver raggiunto la meta.

Il collezionista e il burattinaio conoscono entrambi la verità e questo giocare a carte scoperte, mimando una partita di teresina, li fa complici e a volte amici. Entrambi sanno che non c’è formula che porti a soluzione. Perché il gioco avesse termine ci vorrebbe una sorta di teorema di Pitagora applicato alla pipa. Un teorema che reciti, magari, che il quadrato costruito sulla lunghezza del cannello, più il quadrato costruito sull’altezza del fornello, è uguale al quadrato costruito sulla distanza (ipotenusa) tra la cima del fornello e la punta del bocchino. Una siffatta formula – che chiameremo teorema di pipagora – potrebbe trovare completa applicazione se non ci fosse la fiamma: una variabile mai controllabile e che sempre brucia qualsiasi tentativo di pragmatismo.

E così il dottor Faustus, dopo avere accuratamente mischiato fiamme, colori, forme e misure, torna a servire pipe nella sua dimora di via Colonna Antonina.

Andrea Giubilo
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